Il lago Svitiaz

Il giorno successivo cominciò con una seduta dal dentista a cui poi ne sarebbero seguite delle altre, visti i preventivi fatti in italia che ci avevano lasciati a dir poco esterrefatti e forse anche indignati. Comunque il programma della nostra permanenza a Lutsk coincideva più o meno con quello dell’anno precedente. Grigliate con gli amici e in campagna dalla nonna, riposo assoluto provando a rilassarci il più possibile. Fu subito bocciata una mia proposta di andare a visitare Kiev che dista circa 400 km. perchè erano i giorni di massima all’erta per il gran caldo che aveva già fatto molti danni soprattutto alle persone. Poco male, la cosa era soltanto rimandata ad un altro periodo. La scelta si orientò quindi ad un posto più vicino, ma molto bello da vedere e cioè il lago Svitiaz nota meta estiva di molti turisti prevalentemente ucraini. Molto vicino al confine con la Bielorussia e la Polonia, le sue acque sono ricche di pesce (lucci, carpe, pesce gatto, pesce persico e molti altri). C’è anche una piccola isoletta da visitare. Il viaggio dura 2 ore e mezzo circa per 160 km., ma ne vale la pena. C’è da pagare una picccola cifra poichè la zona è considerata riserva naturale. Caratteristiche le tantissime bancarelle che vendono oltre agli immancabili souvenirs, del buonissimo pesce essiccato ed affumicato. I nostri amici Oleg e Irina avevano affittato per un giorno una bella zona griglia antistante una simpatica casetta a poca distanza dal lago. Il pranzo fu indimenticabile. Si andava dalla zuppa di pesce, alle minestre tradizionali, alla carne sul fuoco più tutti gli altri piatti tipici della cucina tradizionale ucraina, antipasti, insalate di patate e verdure e chi più ne ha più ne metta…Nel pomeriggio, in una specie di stato comatoso causato dalla enorma quantità di cibo ingurgitata, ci avviammo verso il lago dove la maggior parte di noi cadde in un sonno profondo mascherato da pennichella pomeridiana. Il rientro la sera tardi fu comunque tranquillo, tutti avevamo smaltito gran parte delle calorie assorbite e ci accingevamo ad un meritato riposo.