Visita alla nonna

La casa della nonna distava una ventina di km. da Lutsk. Non ci mettemmo molto a raggiungerla in macchina favoriti ancora da un bellissimo tempo. Immersa completamente nella campagna, circondata da campi di grano e prati incolti, rallegrata dalla presenza di tanti animali mi fece pensare ad un oasi di pace e tranquillità dove dimenticare per un po’ la stressante e frenetica vita che ero costretto a fare a casa mia. Galline, tacchini, cani, gatti e le capre che la nonna accudiva con tanta attenzione e passione popolavano il giardino e il prato antistante. La griglia era al punto giusto, la tavola era imbandita per le grandi occasioni. Si rideva e si cantava.
Federico ci fece assaggiare la sua grappa a cui tutti facemmo onore. Non mancammo di bere anche un goccio di buona vodka, come dire: paese che vai usanza che trovi…Poi con orgoglio indicandoci il garage disse: “ecco la mia Moskvich. Ha più di trent’anni, ma al primo colpo va in moto!”. E così fu.
Ci congedammo dalla nonna verso le 5 con la promessa di rivederci prima di partire.
Una doccia veloce e poi a casa della cugina Valentina per la cena. Qui ebbi occasione di parlare (in italiano!) con un cugino che aveva lavorato nel nostro paese.
Riposo assoluto (e dieta!) il giorno successivo e il seguente. Lunedì saremmo partiti.